Smascherato il cartello sui prezzi dei pomodori freschi attendiamo quello sui derivati

Frederick Scott Salyer in lacrime perché forse non se l’aspettava, ma la sentenza di condanna per lui è esemplare: 6 anni di carcere. La notizia diffusa dall’agenzia Associated Press rimbalza sui media americani perché Frederick Scott Salyer fino a ieri era uno degli uomini più influenti nel settore agricolo della California, capace di far diventare la sua piccola azienda conserviera una delle maggiori realtà della trasformazione dei pomodori della regione.

La condanna del manager 57enne è arrivata dalla Corte Distrettuale degli Stati Uniti per aver partecipato a un cartello di imprese che procedeva alla fissazione dei prezzi del pomodoro fuori dalle regole della concorrenza, attraverso la corruzione dei responsabili degli acquisti presso alcuni giganti dell’industria del cibo come Kraft Foods Inc. e Frito -Lay.

Salyer, che si è dichiarato colpevole lo scorso anno, avrebbe alimentato quindi un vero e proprio racket prolungato per determinare la fissazione dei prezzi, con la conseguenza diretta – secondo gli investigatori – di generare un aumento artificioso del prezzo dei prodotti alimentari e quindi una truffa nei confronti del mercato e un danno per i consumatori degli Stati Uniti.

Avendo patteggiato, Salyer si è evitato pene ben superiori per reati di questo tipo (fino a 20 anni) e rimarrà agli arresti domiciliari fino al 9 aprile prossimo, quando inizierà la sua detenzione in carcere. Insieme a lui si sono dichiarati colpevoli di corruzione alcuni agenti addetti agli acquisti presso Kraft, PepsiCo Inc.’s Frito-Lay unit, Safeway Inc. and B&G Foods Inc., e altri due dei 10 co-imputati sono stati condannati.

La Foods SK, società della famiglia Salyer, quando gli agenti federali vi hanno fatto irruzione, nel 2008, controllava il 14% del mercato dei pomodori trasformati ma è fallita l’anno dopo. Salyer e i suoi complici avrebbero manipolato, oltre al prezzo, anche la qualità di milioni di chili di pomodori trasformati, distribuendo almeno 100 mila dollari di tangenti e, in alcuni casi, contraffacendo i test di qualità per consentire la trasformazione in salsa e ketchup di pomodori già ammuffiti. Altre volte la Foods SK  avrebbe proceduto ad una etichettatura ingannevole dei prodotti come biologici.

 

Fonte: valori.it