Ha come obiettivo quello di incentivare la riqualificazione del patrimonio edilizio la startup tutta veronese Ristrutturazione Chilometri Zero (Rkm0), fondata all’inizio di quest’anno dalla giovane architetto Giulia La Face: un ex “cervello in fuga” rientrato a Verona da poco per realizzare la sua idea d’impresa.
Un progetto all’insegna dell’ecosostenibilità, contro il consumo di suolo a favore dell’impiego di materiali e aziende locali, che mira proprio a sfruttare le potenzialità di internet per mettere in contatto persone interessate alle ristrutturazioni con i professionisti del settore. Ma che vuole anche promuovere nuove opportunità lavorative, per permettere a giovani professionisti come lei di restare in Italia. – ci ha confidato Giulia – oltre a quello primario di promuovere lo sviluppo sostenibile delle nostre città e territori.
Pensato un anno fa, dopo un’esperienza di dieci anni in Portogallo dove Giulia ha lavorato per la pubblica amministrazione sempre nel campo delle ristrutturazioni, Rkm0 vuole essere “una piattaforma che crea opportunità – ci ha raccontato Giulia – puntando su un paradigma diverso rispetto al comune passaparola del passato. Grazie alla geolocalizzazione, il portale fornisce una mappa dove compaiono gli edifici da ristrutturare e le imprese o i professionisti presenti nelle vicinanze, in modo da facilitare la ricerca in base alla propria zona di appartenenza”, fa presente Giulia.
Come funziona Rkm0? Gli utenti possono registrarsi gratuitamente, sia i privati che vogliono ristrutturare la propria casa ma anche i professionisti e le imprese del settore che possono così proporre i propri servizi: dagli architetti agli ingegneri, dagli artigiani ai fornitori di materie prime.
Il sito offre anche la possibilità di segnalare edifici abbandonati, pubblicando le relative foto, in modo da promuoverne la ristrutturazione. L’obiettivo, nel primo caso, è di avviare un concorso di idee tra professionisti in modo da ricevere le migliori proposte per il proprio progetto di ristrutturazione . Nel secondo caso l’intenzione è quella di attirare l’attenzione di investitori interessati ad acquistare un immobile da ristrutturare.
Un progetto partecipativo quindi che già dal suo avvio ha potuto contare sulla partecipazione di numerosi internauti interessati, che hanno finanziato la fase iniziale attraverso una campagna di crowdfunding (raccolta fondi) online.
E il crowdfunding potrà essere protagonista anche delle fasi successive del progetto, per finanziare ad esempio il recupero di edifici pubblici, dato che la difficoltà di reperire fondi è uno dei deterrenti principali alle ristrutturazioni. “L’idea è anche di avviare delle collaborazioni con i Comuni – aggiunge Giulia – per presentare la piattaforma come strumento utile alla gestione sostenibile del territorio: abbiamo già avuto degli incontri e il progetto sta piacendo, soprattutto perché qui la tecnologia si applica concretamente all’industria, ma anche perché a promuoverlo è un giovane architetto”.
Ristrutturazione Chilometri Zero è stato anche finalista del premio innovazione dello Smau di Padova 2014: “Un grande traguardo – sottolinea Giulia soddisfatta – considerando che i finalisti erano 17 su 83”.
Per sostenere la partecipazione, il progetto stesso promuoverà due premi: “Uno dedicato alla Creatività – ci spiega la fondatrice – per stimolare l’ingegno dei professionisti al recupero dei materiali e realizzare prodotti di design con materiali locali, e l’altro intitolato Chilometro Zero, per premiare la ristrutturazione che ha compiuto minor chilometraggio tra edificio, impresa e professionisti coinvolti (tra gli utenti iscritti a Rkmo)”.
Oggi sono oltre 1600 gli utenti iscritti al portale da tutta Italia, di cui circa un centinaio sono imprese e professionisti. Un numero che ci auguriamo possa crescere, per la sostenibilità dei nostri territori e per Giulia, che potrà così vedere realizzato il suo obiettivo.
Articolo ripreso dal sito Veronagreen.it – Website: www.ristrutturazionechilometrizero.it
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