La triste verita sui costi delle polizze RC Auto

Legge Bersani, assicurazioni meno care. Poi, a ben vedere, si scopre il contrario. E cioè che il decreto ha finito per creare polizze a doppia velocità che finiscono col “punire” chi eredita la classe di merito di un parente.

Non sono pochi i casi in cui la classe di merito assegnata dalla Bersani è molto meno conveniente di quella conquistata sul campo con anni e anni di guida prudente e sicura. Basta mettere a confronto due polizze identiche per cogliere la differenza di prezzo.A beneficiare di questa situazione sono le compagnie assicuratrici; a piangere invece, il portafoglio degli italiani: a parità di profilo, chi è in prima classe grazie alla Bersani può pagare anche il 55% in più di chi ci è arrivato naturalmente, senza scorciatoie.

Per non parlare delle differenze regionali: a Milano, per esempio, il prezzo medio di una polizza media di prima classe è di 345 euro. 483 euro, invece, il prezzo applicato a chi usufruisce della legge. Roma: 455 euro per la prima classe, mentre il “bonus” Bersani fa sì che una polizza equivalente costi 636 euro. Napoli: 1.106 euro, contro i 1.717.

La forbice di prezzo è molto ampia, come ci indicano i dati. Capita perfino che una classe di merito meno virtuosa sia più conveniente di una prima classe con la Bersani. Il “merito” di questa situazione a doppia velocità (e doppio prezzo) è delle compagnie assicuratrici, che applicano tariffe diverse a seconda della tipologia di assicurato.

Alla base di questo comportamento c’è un motivo strettamente finanziario. Facciamo un esempio: un assicurato che, in 13 anni di guida prudente, è passato dalla 14esima alla prima classe. All’inizio paga, diciamo, 1.500 euro l’anno. Ogni anno, sempre per ipotesi, risparmia 100 euro. Bene, al tredicesimo anno assicurativo, lui ha già fatto guadagnare 11.700 euro alla compagnia, che quindi ora si può permettere di fargliene pagare 200 euro in tutto.

Diverso il caso di un neopatentato: si assicura per la prima volta, eredita la prima classe, statisticamente ha molte più probabilità di provocare sinistri e non ha fatto guadagnare nulla alla compagnia. Che quindi non è per nulla incentivata a premiarlo.

Piaccia o no, questa è la situazione. Il consiglio spassionato è di non arrendersi a questa triste evidenza e cercare, attraverso i canali disponibili, l’offerta più economica e in linea con le proprie esigenze. In questo senso, i comparatori online si stanno rivelando una miniera di offerte, oltre a permettere un rapido e trasparente confronto tra preventivi.

Non è un caso se, come già abbiamo avuto modo di scrivere, dopo l’abolizione del tacito rinnovo, la richiesta di preventivi online è aumentata in modo considerevole. +14% rispetto allo stesso periodo del 2012.

 

Autore: Piero Babudro, fonte: 6sicuro.it