Il Bitcoin in Italia si impara a partire dalle Universita’

Il College Cryptocurrency Network è un’organizzazione non-profit dedicata alla divulgazione e alla conoscenza della Blockchain e delle sue applicazioni.

Ha cominciato a prendere piede nelle grandi università americane del MIT, dell’Università del Michigan e di Stanford, prima come singoli “Bitcoin Club”, poi con la loro unione a inizio 2014 dando vita al CCN, col fine di educare i giovani riguardo al potenziale di queste tecnologie.

“Da allora il Network si è espanso in tutti i continenti in oltre 150 università dagli Stati Uniti alle Filippine passando per il Kenya e l’Europa.” E da poche settimane anche in Italia!

Come nasce il CCN italiano?

A novembre 2014 Federico Tenga si mette in contatto con i cofondatori del CCN Jeremy Gardner e Daniel Bloch, dopo un paio di call nasce l’idea di creare qualcosa anche in Italia. Dopo un semplice post su BitcoinTalk molti studenti di varie università italiane si mostrano interessati all’idea di creare un CCN anche in Italia che sia in stretta collaborazione con quello internazionale ma totalmente indipendente.

Il 21 dicembre 2014 viene depositato in Blockchian lo statuto del CCN Italia dove vengono elencati i cofondatori (definiti come proprietari di indirizzi Bitcoin). Pochi giorni dopo si svolgono le prime elezioni per i rappresentati nelle quali vengono eletti Federico Tenga con la carica di presidente e con la carica di vicepresidenti Lorenzo Giustozzi e Davide Menegaldo. Da statuto l’incarico ha durata semestrale, per favorire il turnover che un’organizzazione che si evolve rapidamente ha bisogno. Un documento sul risultato delle elezioni viene firmato dai cofondatori tramite l’indirizzo Bitcoin fornito nello statuto e il tutto viene depositato in blockchain.

Il College Cryptocurrency Network Italia

Ciò che muove questa organizzazione è quindi l’urgenza di portare conoscenza dove possa essere sfruttata per un miglior approccio con il mondo del lavoro, per una diversa esperienza nell’uso del denaro o per individuare le possibili applicazioni e procedere alla sperimentazione.

Per i giovani è un’opportunità per comprendere qualcosa di più su come il denaro può essere interpretato. Visto che siamo stati abituati a vedere il denaro come un oggetto plasmato da banche e governi, rendendo relativo il concetto di proprietà, con Blockchain e Cryptocurrency esiste la possibilità di assistere ad una svolta, ed il CCN si pone l’obiettivo di essere presente laddove vengono formate le menti del futuro e dove queste tecnologie possano essere conosciute, sperimentate e impiegate. Dal sito del CCN Italia si legge:

“La Blockchain, la cui applicazione più famosa è Bitcoin, è una nuova tecnologia che ha il potenziale per modificare in modo radicale e permanente il mondo professionale e la nostra vita quotidiana. Nonostante ogni giorno vengano sviluppate nuove applicazioni basate su Bitcoin, esso risulta spesso essere sconosciuto o conosciuto solo in maniera superficiale da media, professionisti e studenti che ambiscono a confrontarsi col mondo del lavoro.”

CCN Italia e la Proof-of-existance

Bitcoin non è solo un ottimo sistema per trasferire denaro, infatti lo statuto del CCN Italia è stato implementato attraverso il protocollo Bitcoin, il Proof of Existence e la firma digitale basata su indirizzi Bitcoin.

CNN Italia, il cui attuale presidente è Lorenzo Giustozzi accompagnato dai vice Umberto Tarantino ed Emiliano Palermo, è un’organizzazione strutturata che si appoggia stabilmente sulle potenti funzioni di registro distribuito che contraddistinguono la Blockchain sia per la gestione amministrativa che economica dell’associazione, sfruttando la firma crittografica.

Lo statuto, dove sono anche elencati i membri fondatori, proprietari degli indirizzi Bitcoin della tesoreria dell’associazione, è stato infatti depositato sulla blockchian tramite Proof of Existance e ogni volta che vengono eletti i nuovi rappresentanti e vengono aggiunti nuovi membri votanti, viene creato un documento che viene firmato dai membri votanti tramite gli indirizzi Bitcoin precedentemente forniti e viene depositato in Blockchain. In questo modo ogni documento è collegato a quello precedente fino ad arrivare all’atto di fondazione. Per vedere le prove inconfutabili delle delibere assembleari e la legittimità dei rappresentanti in carica, è possibile effettuare qui la verifica dei documenti relativi alla proof of existance.

I membri dell’organizzazione hanno quindi un esempio pratico e immediato di come il protocollo Bitcoin permetta di fare molto di più che semplici transazioni monetarie, ma permetta di ottenere livelli avanzati di gestione di un’azienda, nell’amministrazione di un’istituzione o nel governo di un territorio, con la sicurezza e la trasparenza garantite dal multisig.

CCN Italia porta Bitcoin nel Lazio

Il CCN Italia ha già raggiunto alcuni risultati positivi dopo neanche un anno di attività, compiendo un importante passo nel contesto politico della regione Lazio, con tutte le speranze per una continuazione di queste attività in molti altri contesti nazionali.

Infatti, a seguito di un incontro tra il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Davide Barillari, una rappresentanza del mondo Bitcoin e di CCN Italia, è nato il documento che dovrebbe portare ad una interrogazione diretta al presidente della Regione Lazio Daniele Leodori, ad oggetto la promozione e l’utilizzo di cryptocurrency e Blockchain nella stessa Regione Lazio, al fine di considerare tali strumenti come supporto all’amministratione dalla regione.

Dal report dell’incontro con Barillari, riportiamo:

“L’incontro svolto in data Giovedì 16 Aprile tra il consigliere regionale del Lazio, Davide Barillari (Movimento 5 Stelle) e alcuni esponenti del mondo Bitcoin, tra cui una rappresentanza del CCN Italia, ha portato alla luce un interessante confronto, servito poi alla stesura di una interrogazione nei confronti della presidenza della Regione Lazio. Durante questo tavolo di lavoro è emersa la volontà di un utilizzo non strumentalizzato della tecnologia in questione, in particolare per agevolare i cittadini nei pagamenti in ambito di servizi regionali, là dove i sistemi tradizionali sono caratterizzati da lacune o inefficienze, e per sdoganare il Bitcoin dai pregiudizi che ne limitano la diffusione, a beneficio di tutto il network. Il CCN Italia ringrazia Davide Barillari per la disponibilità e auspica che un atteggiamento simile venga preso anche da altri enti sia a livello locale che nazionale, pertanto si rende disponibile ad eventuali collaborazioni su tutto il territorio italiano.”

 

Articolo ripreso da cointelegraph.it – autore: G. Ricco