Electrolux alla ricerca di innovazione in Italia

Il ruolo della nostra squadra di open innovation è fungere da ponte tra la rete esterna di innovatori ed Electrolux. Alcuni ci hanno chiesto se volevamo veramente lavorare con una massa di folli inventori che non avevano nemmeno brevettato i loro progetti. Io ho detto ‘sì’ e abbiamo iniziato a raccogliere un vasto numero di idee, buone idee, e di soluzioni in grado di creare nuovo valore per i nostri clienti.

Così Lucia Chierchia, Capo dell’Open Innovation del Gruppo Electrolux, ha spiegato in un intervento durante un TEDx talk a Bologna in cosa consiste il suo lavoro per il colosso svedese degli elettrodomestici. Colosso che, con marchi come Electrolux, AEG, Zanussi, Frigidaire ed Electrolux Grand Cuisine, vende ogni anno oltre 50 milioni di prodotti in più di 150 mercati.

Laureata in Ingegneria Meccanica al Politecnico di Milano, un Master in Business Administration (Mba) alla Bologna Business School, ha iniziato il suo percorso professionale nel settore aerospaziale con Alenia Difesa. Dopo un’esperienza in Whirlpool, nel 2006 è entrata in Electrolux ricoprendo diverse posizioni manageriali in R&D.

Diventata Open Innovation Manager nel 2011, il suo ruolo è ricercare e selezionare idee per il Gruppo creando un network di talenti, giovani startup, spin-off universitari, insomma tutti coloro in grado di lavorare in sinergia con l’obiettivo di perfezionare o, se possibile, creare un prodotto.

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Un vero leader mondiale in Italia fa innovazione dal basso

Parlantina sciolta e modi decisi, Chierchia spiega: “Non tutta l’innovazione si svolge all’interno di un’azienda, anzi è molto probabile che le idee veramente buone siano individuate fuori dall’organizzazione. L’innovazione che viene dall’esterno della company può portare grande valore e noi dobbiamo trovare un modo per catturare questo valore e costruire qualcosa di nuovo insieme con persone intelligenti esterne”.

Chierchia si rende perfettamente conto di “essere di fronte a un cambiamento culturale” ma, insiste, “stiamo per infrangere alcune barriere e fare in modo che sempre più persone si rendano conto che la diversità è un valore, per noi come azienda e per i nostri consumatori”.

Un esempio è la collaborazione nata negli anni scorsi fra la grande azienda con sede a Forlì e una startup bolognese, OL3 Solutions: ne è scaturito un sistema di supporto nella gestione delle attività operative in ambito qualità ed ingegneria di processo. “OL3 Solutions ed Electrolux – commenta Chierchia – sono due aziende apparentemente diverse, per dimensioni e per settore di competenza, ma in realtà molto vicine tra loro perché accomunate dalla ricerca continua di soluzioni per innovare lungo tutta la catena del valore.

Difatti si sono incontrate laddove le soluzioni tradizionali non bastano più e hanno iniziato un dialogo per capire come andare oltre i limiti imposti dall’attuale modo di lavorare. È nata quindi una partnership aperta sia dal punto di vista delle aree tecnologiche di collaborazione, sia in termini di condivisione delle esperienze e delle potenziali aree di miglioramento. L’alleanza creata è motivo di apprendimento continuo e spunto per nuovi modi di lavorare con nuovi partner, aprendo nuove strade verso l’innovazione”.

In particolare la soluzione nata dalla partnership tra il gigante Electrolux e la startup serve a garantire che i controlli di qualità, sia in fase di processo che di prodotto, vengano sempre eseguiti nel rispetto delle prescrizioni tecniche e delle frequenze di campionamento, dando una tracciabilità completa delle operazioni di quality assurance.

Fonte: blog “The Wolf of Wall Street”