La Banca Centrale Europea analizzera’ entro Ottobre quattromila miliardi di attivi delle banche europee

La Banca centrale europea metterà sotto esame quasi 4mila miliardi di euro di attività delle maggiori banche dell’eurozona, prima di assumerne la responsabilità della vigilanza nel novembre prossimo.

L’esame della qualità dell’attivo (Aqr) coprirà esattamente 3.720 miliardi di euro, pari al 58% del totale delle attività ponderate per il rischio nelle 128 banche sottoposte all’esercizio. In ogni banca verranno analizzate in media 1.250 posizioni.

Secondo fonti della Bce verranno esaminate le esposizioni più ampie e quelle potenzialmente più rischiose, ma anche, come nel caso di alcuni prodotti derivati, quelle per le quali non esiste una valutazione di mercato e devono essere quindi analizzati i modelli adottati dalle singole banche.

La Bce ha pubblicato oggi il manuale per l’esame delle qualità dell’attivo, in modo che l’esercizio, che si compone di dieci filoni di lavoro specifici e che verrà condotto con ispezioni in loco dalle autorità di vigilanza nazionali, insieme a esperti esterni, sia il più possibile uniforme in tutta l’eurozona.

Si tratta della seconda fase dell’esame (la prima è stata la selezione dei portafogli) e si concluderà ad agosto. I suoi risultati si sommeranno poi a queli degli stress test, che la Bce condurrà nel corso dell’estate insieme alla European Banking Authority. Tutto il processo si concluderà a ottobre con la pubblicazione di eventuali necessità di correzione dei bilanci e di raccolta di nuovo capitale. Qualora però l’esame dell’attivo dovesse evidenziare di per sé gravi lacune, le autorità potrebbero chiedere alle banche di provvedere anche prima di ottobre.

Tra i filoni di lavoro dell’Aqr ci sono l’analisi dei processi, delle politiche e delle pratiche contabili, l’esame delle posizioni e la stima del valore delle garanzie, l’analisi delle attività cosiddette di terzo livello ai fair value. In alcuni casi, come nella valutazione degli immobili utilizzati in garanzia o che figurano a bilancio, le autorità di vigilanza possono rivolgersi a esperti esterni indipendenti. I risultati dell’esame del campione esaminato verranno estrapolati e proiettati sull’intero portafoglio di attività analoga in modo da valutare l’adeguatezza degli accantonamenti.

 

Articolo di Fabrizio Fumagalli ripreso dal sito it.adviseonly.com